Gummo, diretto da Harmony Korine nel 1997, è un’esperienza cinematografica unica e irripetibile che trascende la semplice narrazione. È un film provocatorio, spiazzante, e spesso sconcertante, ma allo stesso tempo affascinante per la sua crudezza e autenticità. Ambientato nella desolata cittadina americana di Xenia (Ohio), Gummo segue le vicende di due adolescenti marginali, Tummler e Solomon, mentre si aggirano tra ruderi e abbandoni, cercando un senso di appartenenza in un mondo apparentemente privo di speranza.
La trama, se così può essere definita, è frammentaria e non lineare. Korine abandona le convenzioni narrative tradizionali per creare una serie di vignette, momenti di vita quotidiana che si intersecano senza un vero filo conduttore. Incontrare il vecchio signore che gira con un’enorme collezione di bambole, assistere alla tortura di un gatto da parte di adolescenti, seguire Tummler mentre cerca di vendere uno strano e misterioso “coniglio” sono solo alcuni degli episodi bizzarri che compongono questo mosaico surreale.
La fotografia cruda e granulosa di Sean Price Williams contribuisce a creare un’atmosfera opprimente e claustrofobica. I colori spenti, la luce grigiastra, le inquadrature spesso statiche e prive di movimenti accentuano il senso di alienazione e disperazione che pervade il film. La colonna sonora composta da Thurston Moore (chitarrista dei Sonic Youth) è un mix di noise rock, elettronica sperimentale e canzoni folk tradizionali, creando una tensione costante e contribuendo a rendere l’atmosfera ancora più surreale.
Gli attori: volti familiari nel caos del quotidiano.
Gummo non si basa su interpretazione “classiche” ma piuttosto sfrutta la naturalità degli abitanti di Xenia per creare un senso di autenticità sorprendente. Tra i personaggi principali ricordiamo:
- Tummler: interpretato da Jacob Reynolds, Tummler è un ragazzo solitario e inquieto che vaga per le strade con una rara ingenuità.
- Solomon: interpretato da Max Perlich (attore già noto per il film “Drugstore Cowboy”), Solomon è un ragazzo più maturo, che cerca di affermarsi nella comunità attraverso atti spesso crudi e violenti.
Altri personaggi contribuiscono a creare un ritratto della vita in una cittadina decadente: la nonna che vive sola con i suoi gatti, le donne che si prostituiscono per guadagnare qualche dollaro, il vecchio signore ossessionato dalle bambole.
Temi: l’alienazione e la ricerca di identità.
Gummo esplora temi complessi come la solitudine, l’alienazione sociale, la povertà e la disillusione. Il film mette in luce le difficoltà dei giovani a trovare un posto nel mondo, a costruire relazioni sane e a sviluppare un senso di identità.
Korine non offre soluzioni facili, ma invita lo spettatore a riflettere sulle fragilità della società contemporanea, sulla brutalità della realtà quotidiana per alcuni individui e sull’incapacità di trovare conforto in un mondo sempre più distante e impersonale.
Gummo: un’esperienza che ti lascerà senza parole.
Gummo non è un film per tutti. La sua crudezza, la sua lentezza e i suoi temi controversi possono risultare spiazzanti e persino disturbanti per alcuni spettatori. Tuttavia, per chi è disposto ad affrontare l’esperienza in modo aperto e riflessivo, Gummo può rivelarsi un film unico e indimenticabile, capace di offrire una prospettiva inedita sulla società contemporanea.
Il ruolo della critica: dalla condanna all’elogio.
Gummo fu accolto da una critica divisa al momento della sua uscita. Alcuni critici lo denunciarono come un’opera senza senso, volgare e priva di valore artistico. Altri invece ne elogiarono la coraggiose visionarietà, l’originalità stilistica e il suo profondo impatto emotivo.
Con il tempo, Gummo ha acquisito lo status di cult movie, apprezzato da un pubblico di cinefili che cercano esperienze cinematografiche fuori dai normali schemi. Il film è diventato un punto di riferimento per la sua estetica cruda e visionaria, influenzando molti registi successivi.
Gummo: una sintesi.
Aspetto | Descrizione |
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Genere | Drammatico, sperimentale |
Regia | Harmony Korine |
Anno di uscita | 1997 |
Durata | 84 minuti |
Cast principale | Jacob Reynolds, Max Perlich |
Fotografia | Sean Price Williams |
Colonna sonora | Thurston Moore |
In definitiva, Gummo è un’opera complessa e sfaccettata che invita alla riflessione. È un film che ti scuoterà, ti lascerà perplesso e forse anche disgustato, ma allo stesso tempo ti affascinerà per la sua sincerità e autenticità. Un’esperienza cinematografica indimenticabile per chi non teme di esplorare i territori più oscuri della natura umana.